Noi crediamo di vivere in sicurezza quando possiamo uscire la sera e passeggiare senza tema di essere derubati, aggrediti, violentate. Nessuno di noi si sognerebbe di ipotizzare che la società è sicura quando si può aprire la finestra e respirare una boccata d’aria pulita o quando ci si siede a tavola davanti a un bel piatto di spaghetti al pomodoro. Eppure … Gli stereotipi della sicurezza si formano per lo più sulla comunicazione dei mass-media e di qualche partito. Si tende a sovrastimare i reati violenti, per esempio rapine, omicidi e femminicidi, riportandone la notizia innumerevoli volte rispetto al dato di realtà, al contrario di quanto avviene invece per le morti causate dall’inquinamento dell’ambiente in senso lato, rappresentati un numero di volte infinitamente minore. Questo crea evidentemente nell’ascoltatore, o nel lettore, una dispercezione del concetto di sicurezza, ed egli tenderà a preoccuparsi molto dei primi e a ignorare beatamente i secondi. Invece il degrado ambientale, l’inquinamento dell’aria e delle acque, lo sversamento di rifiuti o sostanze derivanti dalle attività antropiche, si pensi a quanto succede nella terra dei fuochi, possono determinare lo sviluppo di patologie e in alcuni casi di tumori che causano un numero di morti ben maggiore degli omicidi. Di recente (2011) è stata introdotta nel codice penale la fattispecie di reato ambientale (inquinamento ambientale, disastro ambientale, etc..). Inoltre dal punto di vista scientifico non è più possibile considerare la salute dell’uomo separata da quella dell’ambiente. Si tende al giorno d’oggi a parlare di una sola salute, “One Health”, ambiente e uomo indissolubilmente legati da un comune destino di salute. Ne consegue che i reati contro l’ambiente, minacciando la salute dell’ambiente, realizzano ipso facto una minaccia alla salute dell’uomo. Il reato ambientale infatti mette in moto una sequenza di eventi che determinano un’alterazione della salute dell’ambiente e quindi dell’uomo e che ha come potenziale punto di arrivo la malattia e in alcuni casi la morte. In conclusione, bisogna considerare il reato ambientale come un reato contro la persona. La mancanza di consapevolezza del rischio insito nel reato ambientale è un fattore predisponente a diventarne vittima. (r.b.)
159° Unità d’Italia, 24 febbraio 2021, Beretta Roberto Claudio