Questa emergenza pandemica ha accentuato enormemente le difficoltà di chi in difficoltà lo era già prima di marzo 2020: chi prima aveva poco da mangiare, ora ne ha ancora meno. Per fare fronte all’emergenza alimentare causata dalla pandemia, il Governo ha stanziato un fondo di solidarietà alimentare da destinare ai Comuni, i quali poi devono individuare chi può beneficiare di tale fondo e dare loro gli aiuti necessari.
Sembra tutto molto chiaro, ma evidentemente non lo è o, più probabilmente, c’è chi fa finta che non lo sia: Michela Rosetta, sindaca di San Germano Vercellese, è finita agli arresti domiciliari insieme all’ex assessore dello stesso Comune Giorgio Carando per avere in parte negato gli aiuti alimentari a chi ne aveva diritto (anziani non autosufficienti, nuclei con redditi bassi o con figli minori o disabili, o stranieri in difficoltà) e per averli dati a beneficiari non in possesso dei requisiti richiesti, in qualche caso a famiglie con redditi oltre ai 7000 euro mensili.
Nelle intercettazioni si sentono * due arrestat* parlare di “figli e figliastri” a cui destinare gli aiuti più sostanziosi, mentre tutte le altre persone che non hanno la fortuna di godere della simpatia della sindaca e dell’assessore riceveranno il “pacco da sfigati”.
Da quando la pandemia è entrata nelle nostre vite si è sentita molto spesso pronunciare la frase di speranza: “Ne usciremo migliori”. Fatti come questo rivelano il contrario, insegnandoci che esisteranno sempre, anche nelle situazioni peggiori, persone in grado di farsi beffa dei diritti civili e umani. Quando queste persone poi fanno parte delle istituzioni, la cosa è ancora più grave.
Chi amministra i luoghi in cui abitiamo, dal livello nazionale a quello comunale, dovrebbe sempre tendere le sue azioni a favorire un impegno etico e sociale a favore dell’Altr*, soprattutto se questi si trova in condizioni psichiche, fisiche e/o socioeconomiche precarie. Tra aiuti alimentari negati a chi ne ha bisogno e proposte di piani di vaccinazione in cui si dà la priorità a chi è più ricco in questi giorni stiamo imparando che la realtà, purtroppo, può essere diversa.
“Se voi avete il diritto di dividere il mondo in italiani e stranieri, allora io dirò che, nel vostro senso, io non ho Patria e reclamo il diritto di dividere il mondo in diseredati e oppressi da un lato, privilegiati e oppressori dall’altro. Gli uni son la mia Patria, gli altri i miei stranieri.” Don Lorenzo Milani
159° Unità d’Italia, 22 gennaio 2021, Filippo Muraro