Nell’attesa che le forze politiche partoriscano il piano (recovery plan) – per esempio quello del governo non è ancora approdato in Consiglio dei Ministri, il renziano si esaurisce in poche proposte random, il salviniano si attende in gennaio (siamo in gennaio), mentre non si hanno notizie del meloniano, e del forzaitaliano al momento si sa che consiste in idee e proposte chiare che saranno presentate appena concluse le feste natalizie (campa cavallo) – cittadiniditalia anticipa tutti con sforzo sovrapolitico (termine mutuato da sovrumano).
Se dunque potessi avere quei famosi duecentonove miliardi del Next generation EU mi piacerebbe:
– (INFRASTRUTTURE) costruire piste ciclabili e percorsi pedonali, premiare chi lascia a casa la macchina per recarsi al lavoro, ridurre le tariffe dei mezzi pubblici, aumentarne le corse, riservare abbonamenti gratuiti per gli studenti, costruire ferrovie per il trasporto veloce delle merci, potenziare porti e retroporti, a cominciare da quelli del meridione per intercettare le grandi navi porta-container che trasportano merci provenienti dall’oriente, incassarne (lo Stato si intende) le tasse di importazione, produrre in loco semilavorati e creare indotto, e infine trasferire su rotaia le merci ai mercati europei, ammodernare la rete ferroviaria nazionale, ridurre i tempi di percorrenza dei treni, realizzare l’alta puntualità (TAP), sostituire carrozze obsolete, rendere degni di questo nome – per puntualità e comfort – i treni dei pendolari;
– (ENERGIA) mi piacerebbe incentivare la trasformazione energetica delle abitazioni per un minore impatto ambientale, installare pannelli solari e fotovoltaici sui tetti di tutti gli edifici pubblici e privati, mettere in reti comunali l’energia elettrica prodotta (“vicinati” energeticamente autosufficienti), rendere possibile la vendita del surplus alle grandi aziende elettriche, dare incentivi per l’acquisto di auto elettriche, costruire una rete nazionale di punti di rifornimento delle medesime auto, costruire parcheggi di interscambio in corrispondenza delle stazioni ferroviarie e metropolitane, adibire aree adiacenti alle città per le consegne delle merci nell’ultimo miglio; sviluppare l’eolico nelle aree favorevoli allo sfruttamento di tale fonte;
– (AMBIENTE) mi piacerebbe privilegiare l’uso di materiali tradizionali o alternativi alla plastica, investire nella ricerca di materiali sostitutivi, ricompensare comportamenti virtuosi che riducono la produzione di rifiuti differenziabili e non; mettere mano al dissesto-idrogeologico creando in ogni provincia una task-force (ok non va di moda) di ingegneri, geologi, naturalisti, geometri, architetti, che ridisegnino e ricostruiscano aree a rischio idro-geologico e le restituiscano all’ambiente e agli esseri viventi (uomo compreso); aggiungere nuovi parchi cittadini polmoni verdi e riserve naturali, fare una moratoria sul consumo di suolo e sulle nuove costruzioni ad eccezione delle infrastrutture necessarie scuole ed ospedali, mettere in sicurezza ponti e cavalcavia delle rete viaria, supportare le associazioni di volontariato e gli enti, pubblici e privati, che si curano della salvaguardia dell’ambiente e delle specie animali in sofferenza; ripopolare le campagne e la montagna, infondere nuova vita ai paesi abbandonati da decenni di migrazioni interne, mediante detassazioni e sburocratizzazioni per i giovani o per i migranti già presenti sul territorio italiano, favorendo l’imprenditoria mediante contributi per l’acquisto di macchinari, attrezzature, materie prime, ristrutturazione di immobili, informatizzazione; riforestare, rimboscare, ripiantumare; negare licenze edilizie nelle aree colpite dagli incendi.
(2. potrebbe continuare)
159° Unità d’Italia, 5 gennaio 2021, Beretta Roberto Claudio