A tre anni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina, il bilancio delle perdite umane e dei danni materiali e sociali è tremendo. Vi sono diverse stime ed è difficile orientarsi, spesso i numeri sono occultati o gonfiati, poiché la guerra si combatte anche con l’informazione. E’ infatti evidente l’impatto che avrebbe la diffusione dei dati reali sull’opinione pubblica interna ai due paesi belligeranti, e senza dimenticare le ripercussioni sugli europei. In particolare il dato più incerto riguarda il numero delle vittime. Cerchiamo di fare chiarezza con l’aiuto di fonti autorevoli e riconosciute.
- Perdite civili. Al 31 dicembre 2024, sono almeno 12.456 i civili morti, tra cui 669 bambini. I feriti sono 28.382, di cui 1.833 i bambini. E’ probabile che le cifre siano significativamente più alte. (fonte ONU, UN human rights office, OHCHR)
- Perdite militari. Secondo il Center for Strategic and International Studies, con sede a Washington, l’esercito russo conterebbe circa un milione fra morti e feriti. I soldati morti sono circa 250 mila. Le perdite ucraine sono altrettanto ingenti. Dalla stessa fonte si apprende che le vittime sarebbero 400 mila, fra queste i morti sono stimati fra i 60 e i 100 mila soldati. Secondo altre fonti, circa un milione di persone tra ucraini e russi sono stati uccisi o feriti. La maggior parte sono soldati di entrambi gli schieramenti (The Wall Street Journal, settembre 2024). Nello stesso mese BBC e il sito web indipendente Mediazona hanno documentato 70.000 necrologi di combattenti russi morti in Ucraina.
- Sfollati e rifugiati. Un numero su cui invece c’è consenso riguarda gli sfollati (dati ONU, UNHCR). Sei milioni e settecentomila ucraini hanno cercato rifugio in altri paesi, principalmente in Europa, mentre altri 4 milioni sono gli sfollati interni. In totale, più di 10 milioni di ucraini sono stati costretti a lasciare le proprie case.
- Danni materiali. I bombardamenti hanno danneggiato 3798 scuole, di cui 356 distrutte. Le strutture sanitarie danneggiate sono 1619, altre 214 sono state rase al suolo. (fonte: www.vaticannews.va, novembre 2024)
- Danni ambientali. La guerra ha interessato il 20% delle aree protette in Ucraina; l’esercito russo ha occupato otto riserve naturali e dieci parchi nazionali. La qualità dell’aria è peggiorata per l’aumento di inquinanti. (fonte: www.vaticannews.va, novembre 2024)
- Danni economici. Le esportazioni di grano (20% del prodotto mondiale) e di olio di girasole (45%) sono crollate e l’Ucraina, anche a causa dei bombardamenti dei porti del Mar Nero) ha perso quasi tutta la sua forza commerciale. A causa dell’aumento dei prezzi dei prodotti alimentari, delle spese di produzione dei beni, del deprezzamento della moneta nazionale, della carenza di energia elettrica, l’inflazione è balzata a +8,6% (settembre 2024, +1,5% su base mensile). Le entrate di bilancio sono state usate per finanziare le spese militari. Le spese civili sono invece sostenute dagli aiuti provenienti dall’estero. Il conflitto è altresì concausa dell’inflazione in Europa, per l’aumento del prezzo dell’energia, e ha compromesso le catene alimentari in Africa. (fonte: www.vaticannews.va)
cittadiniditalia, 16 giugno 2025, 165°unitàditalia