Primo festival della Liberazione

Sette giorni per vivere il 25 aprile

@cittadiniditalia 18-25 aprile # primo giorno

Domenica prossima ricorre l’anniversario della liberazione d’Italia. Data canonica, ormai tradizionale, che per i più porta con sé sapore di antichità, forse solennità, ma sicuramente slegata dall’attualità e dal nostro ménage quotidiano; tutt’al più solo spensieratezza per studenti e lavoratori di un giorno di vacanza e ferie in più… Se poi si tratta di un’annata particolarmente sfortunata in cui la festa cade pure di domenica, ecco che non ti spetta neanche quel giorno di riposo. 

Siamo proprio sicuri che i nostri antenati e concittadini in quel lontano 1946 espressero la volontà di istituire una festa nazionale per il nostro riposo e il ciceroniano otium (in lat: svago, tempo libero) piuttosto che per la nostra attività e partecipazione (lat.negotium)? 

Ebbene, ovvio che no. Il 25 Aprile non è un giorno di rillassatezza, quiete e sonnolenza, o un’occasione per un’allegra gita fuori porta con famiglia e amici. 

Il 25 Aprile chiama tutte e tutti noi a lottare per un valore, la libertà, che ci sembra di possedere come bene inalienabile, ma che al contrario è quanto di più soggetto alle intemperie dei tempi contradditori e complessi che viviamo; ci chiama a scendere in campo in prima persona, nelle piazze, quando queste significavano vita, fibrillazione, emozioni scambiate gomito a gomito col tuo vicino in sicurezza. 

Quei giorni torneranno, presto o tardi, mentre il ricordo e la memoria vivono solo grazie alle persone. Quando se ne spegne una, il suo patrimonio di ricordi si perde nel dimenticatoio della storia; a meno che non ci sia una comunità civile salda nei suoi ideali e valori identitari pronta a raccoglierla e salvarla. 

È questa la nostra missione, è questa l’eredità dei nostri padri. Nessuno può rinnegare le proprie radici e origini: l’alternativa è quella di smarrirsi come una zattera in mezzo al mare, che oscilla in balia dei flutti per poi far naufragio su un’isola disabitata. 

Per questo noi italian* e membri di @cittadiniditalia continuamo a ricordare e a celebrare il 25 Aprile, non come giorno di pausa e riposo, ma al contrario di maggiore attività per immergersi nel vortice della partecipazione, della cittadinanza e della democrazia. Da qui la nostra scelta di lanciare la SETTIMANA DELLA LIBERAZIONE, in preparazione ad una ricorrenza così importante e fondante la nostra identità nazionale e individuale. Ogni giorno pubblicheremo un post per rivivere insieme il 25 aprile 1945.

Libertà è partecipazione cantava Gaber. E tu da che parte della Storia vuoi stare? Da quella di chi impugna la penna per scriverne un pezzo o di chi subisce gli effetti di una pagina scritta da altri?

160° Unità d’Italia, 18 aprile 2021, Beretta Chiara

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