Secondo un recente sondaggio di SWG per il tg La7, gli italiani aventi diritto di voto che hanno dichiarato di essere informati sui quesiti referendari sono il 54%. Gli intenzionati ad andare a votare sarebbero invece il 32-36%. (*)
Ipsos, per il Corriere della Sera, 9 maggio, ha preso in esame la propensione degli italiani a recarsi ai seggi per i referendum: hanno mostrato una propensione elevata o molto elevata il 43% dei rispondenti. Una propensione modesta è stata dichiarata dal 18%. (**)
Dal sondaggio SWG si ricava che gli italiani non sono informati sui quesiti referendari (1 su 2), e che le intenzioni di voto si attestano fra il 32 ed il 36%. Dato ancora lontano dal quorum, ma non così tanto, e comunque molto incoraggiante. Si pensi che negli ultimi 30 anni, in tutti i referendum falliti per mancato quorum non si è superato (eccetto un caso) il 32%! Quindi si sta andando perlomeno “meno peggio”. Il sondaggio Ipsos fa intravedere la possibilità di raggiungimento del quorum. Se infatti alla propensione elevata o molto elevata vi si aggiunge la propensione modesta (+18%) si arriva al 61%. Il raggiungimento del quorum sembrerebbe essere dunque possibile visto che oltre il 50% dei rispondenti al sondaggio si è detto possibilista sul poter andare a votare. Non passi inosservato il fatto che la propensione nulla, leggi astensione, è solo del 26%!
Allora avanti tutta. La partita è apertissima. Il risultato è a portata di mano. Ci vuole coraggio ed impegno personale. Bisogna informare, convincere gli astensionisti a recarsi alle urne. La campagna degli astensionisti ha motivazioni molto deboli, confuse, facilmente confutabili, e potrebbero paradossalmente favorire l’affluenza alle urne. Poiché la TV è silenziata, la partita si gioca sui social, sulle chat, nelle piazze, al mercato, fra gli amici, al lavoro ed al bar, in chiesa e al cimitero. Ora più che mai è necessario che tutti coloro che credono nella democrazia diretta facciano la propria parte. Dallo spam sui social al passaparola sul posto di lavoro. La cosa peggiore è rimanere in attesa del risultato rassegnati senza fare niente. C’è bisogno di tutti. C’è bisogno di idee. C’è bisogno di te.
E ci sono anche delle novità positive. Altri soggetti sono intervenuti di recente o stanno per intervenire a dare una mano al raggiungimento del quorum. L’Agcom ha richiamato la “Rai e tutti i fornitori di servizi audiovisivi e radiofonici operanti in ambito nazionale, affinchè garantiscano un’adeguata copertura informativa sui cinque temi oggetto di referendum”. Su Rai2 sono partite dal 12 maggio “le Tribune elettorali di Rai Parlamento”, tutti i lunedì, ore 18:20. Chi avesse perso il primo appuntamento può rimediare al link seguente (***). Segnalo su TV2000, canale 28, il programma “Di Bella sul 28”, in onda il mercoledì, ore 21:10. E chissà quanti altri.
cittadiniditalia, 15 maggio 2025, 165°unitàditalia
(*) L’indagine è stata compiuta su un campione di 1200 soggetti maggiorenni residenti in Italia fra il 7 e il 12 maggio.
(**) Propensione molto elevata (100%) 28%; propensione elevata (80-99) 15%; propensione modesta (50-79) 18%; propensione nulla (1-49) 26%; non saprei 13%.