Voto ma non voto

Avevo in mente di scrivere un pezzo sullo stupidario dell’astensione, ma poi è arrivata lei, il presidente del consiglio, che mi ha stravolto i piani e capovolto l’argomento. Quindi parlerò ora della genialità dell’astensione. Del genio astuto. Vado a votare e non ritiro la scheda. Idea che precorre tempi di là da venire a cui la massa non è ancora tuttavia preparata. Inventato il “voto-non-voto”: mi astengo votando, voto astenendomi, voto ma non voto. Sorgono a questo punto nelle menti più semplici ed ingenue alcune domande elementari. Allora che ci va a fare al seggio elettorale? Una gita fuori Palazzo? Una passeggiata all’aria aperta? Una sfilata di moda? Il malcapitato presidente di seggio che si vede arrivare un cotanto elettore che dice di voler votare ma non vuole le schede (tutte quante) necessarie perché possa esprimere il suo voto, dopo essersi ripreso dallo shock e calmatosi dalle istintive risate, il minimo sindacale che potrebbe rispondere è che il mare a Roma, per il momento, a quanto se ne sa, non è ancora arrivato. Se fossi quell’elettore mi vergognerei un tantino per la brutta figura.

“Ogni elettore, pertanto: riceverà una scheda di voto per ciascun referendum in contemporaneo svolgimento; su ogni scheda potrà manifestare il suo voto tracciando con la matita copiativa un segno sulla risposta al quesito referendario, affermativa o negativa (SI o NO), da lui prescelta” (fonte del Viminale) (*). Non c’è manifestazione di voto senza scheda. No scheda, no voto. Pensa forse qualcuno che si possa votare tracciando una croce in aria in atto benedicente? Mettendo un segno sulla lavagna del seggio? Un NO sulla chiappa destra, un SI sulla sinistra? Mutande bianche per scheda bianca?

Il presidente di seggio sa che se l’elettore rifiuta di ritirare tutte le schede, “non può essere considerato come votante” (**). Non votante significa che non è computato per il quorum. Et voilà. Quindi la frase “Vado a votare e non ritiro la scheda” si può parafrasare per i comuni mortali così: io non voto ma devo andare al seggio a far finta di votare perché sono presidente del consiglio, voi che potete non votare perché non siete presidenti del consiglio (vade retro marchese) andate al mare.

cittadiniditalia, 3 giugno 2025, 165°unitàditalia

⬆️ Referendum 2025

Fonte: Ministero dell’Interno, Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali, Direzione Centrale per i Servizi Elettorali, Referendum popolari, Pubblicazione n. 2, Istruzioni per le operazioni degli uffici di sezione

(*) Capitolo 15, Le operazioni di votazione, 15.1. – Apertura della votazione, “Il presidente illustra ad alta voce ai presenti le modalità di votazione. Ogni elettore, pertanto: riceverà una scheda di voto per ciascun referendum in contemporaneo svolgimento; su ogni scheda potrà manifestare il suo voto tracciando con la matita copiativa un segno sulla risposta al quesito referendario, affermativa o negativa (SI o NO), da lui prescelta;

(**) Capitolo 17, casi anomali nel corso delle votazioni, 17.7.1) “l’elettore rifiuta di ritirare tutte le schede. In tal caso, l’elettore non può essere considerato come votante e non deve quindi essere conteggiato tra i votanti della sezione”

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